RECENSIONI / Jacopo Francesco Falà
Lo studio in oggetto, frutto di una notevole erudizione e di una evidente padronanza dell’argomento trattato, ha il merito di elaborare una originale ricostruzione storica che precisa il rapporto tra Descartes e la speculazione teologico-filosofica della cosiddetta seconda Scolastica in merito ai nessi tra le teorie angeleologiche comunemente accettate tra Cinque e Seicento e la dottrina cartesiana sull’anima. L’attenta valutazione del portato tardoscolastico viene affiancato da uno studio filologicamente rigoroso sulla tradizione platonica che innerva il Rinascimento e il milieu intellettuale francese contemporaneo a Descartes, con approfondimenti su autori generalmente poco frequentati. Su questo accurato panorama storico-filosofico delle possibili influenze dirette e indirette si innesta come punto di arrivo del saggio una ricognizione sull’elaborazione dottrinale cartesiana, considerata secondo il criterio evolutivo dello sviluppo cronologico del pensiero, con particolare attenzione al passaggio – che l’A. interpreta sostanzialmente nel senso di una discontinuità (pp. 320-333) – tra la prospettiva del Discours de la méthode e quella delle Meditationes metaphysicae a riguardo del rapporto tra modelli angeleologici e teoria del cogito (nel Discours) / teoria della res cogitans (Meditationes).