EDITORIALE / Miriam Aiello, Gabriella Paolucci, Alberto Romele
Nelle odierne scienze della mente l’attenzione è una funzione cognitiva assai studiata e tuttavia ancora sfuggente. La difficoltà peculiare con la quale si scontrano gli scienziati è data dall’ubiquità di questa funzione nella totalità dei processi di coscienza, al punto che una delle difficoltà maggiori è data proprio dal co-occorrere dei fenomeni attentivi e coscienziali, che ostacola precisamente la possibilità di isolare l’attenzione dalla coscienza. Specularmente, si potrebbe notare come la dimensione dell’abitudine – che così significativamente rende possibile, guida e influisce sulla nostra vita pratica, morale, cognitiva ed epistemica – soffra della medesima ubiquità e difficoltà di isolamento: in altre parole, si potrebbe dire che l’abitudine sta all’inconscio come l’attenzione alla coscienza.