RECENSIONI / Francesco Califano
La ricchezza di un discorso filosofico non può essere misurata attraverso gli stessi criteri utilizzati in ambito scientifico, dove il raggiungimento di risposte e risultati oggettivi è fondamentale perché si possa parlare di progresso e successi. In filosofia, al contrario, a destare l’interesse nei confronti di un autore non sono tanto le risposte determinate alle quali egli perviene nel corso della sua ricerca, bensì le domande che è in grado di porre. È la capacità del domandare, di mettere in questione e in crisi sempre e nuovamente l’intero ambito dell’esistenza, ciò che in qualche modo misura la grandezza di un filosofo. Partendo da siffatta premessa, possiamo comprendere perché Peter Sloterdijk abbia riscosso tale risonanza negli ambienti filosofici, ma anche più in generale nei dibattiti culturali e politici, degli ultimi anni. Risonanza caratterizzata, bene sottolinearlo, tanto da apprezzamenti, quanto da atteggiamenti di rifiuto e opposizione.